“L’avete fatto a me”

NOTIZIARIO DEI
Missionari Laici della Carità – Italia
4 - 2006

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Dicembre 2006
Laudetur Sacra Familia
Carissimi fratelli e sorelle,
la gioia e la pace durevole sono i doni più preziosi di questo santo tempo di Natale. Molti hanno condiviso questo Spirito Natalizio con noi e con i nostri poveri attraverso telefonate, messaggi, biglietti di auguri, lettere e doni, mentre altri sono venuti a farci visita personalmente ed altri ci hanno assicurato le loro preghiere e sacrifici.
In qualsiasi modo abbiate condiviso lo Spirito, la nostra amicizia con Dio e l’un l’altro si è rinnovata, approfondita, purificata e rafforzata. Ci avete fatto percepire che veramente Dio si è incarnato ed è vissuto con noi, per noi e tra noi, come professiamo quando diciamo: “Per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dal cielo”.
Questa amicizia si fonda sul servizio, in umiltà e carità. L’amicizia che si fonda semplicemente su ciò che piace o non piace, sull’egoismo e sull’orgoglio non può durare. La vera amicizia si fonda sul rispetto, la fiducia, il sacrificio, il perdono, la comprensione, l’umiltà e la stima. La vera amicizia si basa sull’amore di Dio e del prossimo. L’amicizia, senza sacrificio e senza un amoroso servizio in umiltà e gioia, è un’intollerabile contraffazione.
Sempre più mi rendo conto che Natale è tempo di rinnovamento. E’ tempo di rinnovare la nostra amicizia con Dio e con gli altri. Non si tratta di due realtà parallele, ma - precisiamo – di due inseparabili realtà che si fondono in una. E’ tempo di richiamare amicizie infrante e di stabilirne delle nuove; di riparare ponti o costruirne dei nuovi; di ripulire e rinnovare. Questa è la ragione per cui inviamo lettere e biglietti di auguri, assicurando le nostre preghiere.
L’umiltà non ci rende poveri e miserabili, come invece fanno l’orgoglio e la gelosia. Più umili siamo, più nobili diventiamo. Solo quando siamo pronti a condividere l’umiltà di Dio, che divenne uomo come noi in tutto fuorché nel peccato, condividiamo la divinità di Dio e diventiamo grandi e simili a Dio.
Satana è furibondo con gli amici e gli amanti di Dio; e cerca con tutte le sue forze di farci diventare nemici di Dio e del prossimo, suscitando in noi sentimenti di gelosia e ambizione. Satana cerca di creare disunione e di rompere la nostra amicizia con Dio, che si fonda sulla fede, la speranza e la carità ed è rafforzata dalla preghiera, la contemplazione e le opere di misericordia. Egli sa che, se trascurassimo la nostra vita di preghiera, potremmo facilmente rompere la nostra amicizia verso il prossimo.
E’ impossibile essere amici del nostro vicino, se in primo luogo non siamo amici di Dio. Dio non è soltanto nostro Padre, ma il nostro amico fedele per tutta la vita. L’amicizia con Dio porta immediatamente a stabilire amicizia con il prossimo. Ed è normale perché siamo figli dello stesso Padre celeste: giusto o ingiusto, buono o cattivo, normale o anormale, santo o peccatore, nero, scuro, bianco, o giallo, siamo tutti figli dello stesso Padre celeste.
Natale è anche un tempo di condivisione. Molti di voi hanno dato con generosità, e “Dio ama chi dona con gioia”. Grazie a tanti di voi che condividono così tanto tempo, energia, denaro e cose materiali con e per i nostri poveri. La vostra instancabile generosità e buona volontà è veramente edificante. Molti di voi si prodigano per aiutare noi e i nostri poveri.
I miei più sinceri auguri per un Santo Natale e un nuovo Anno pieno di pace.
P. Sebastian Vazhakala M.C.